Al museo un mondo da scoprire

Al museo un mondo da scoprire

La Madonna in trono con Gesù Bambino

Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna

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La tavola raffigurante la Madonna in trono con Gesù Bambino, restaurata nel 2014 e ora in deposito al Museo Diocesano, appartiene alla chiesa padovana di San Tomaso Becket dal 1755, quando il nobiluomo veneziano Giuseppe Pichi, residente a Padova e qui più volte funzionario della Serenissima, la lasciò per testamento ai Padri Filippini che all'epoca reggevano la parrocchia.

Per lungo tempo custodita nell'Oratorio annesso alla chiesa, nel corso del Novecento fu spostata nella sacrestia, dove in seguito è sempre rimasta se si eccettua il temporaneo spostamento a Venezia durante la Seconda Guerra Mondiale e un furto nel 1971, a cui seguì fortunatamente il recupero dell’opera dopo pochi giorni.

Il dipinto è il pannello centrale di un trittico nel quale l’immagine della Vergine era affiancata da due tavole raffiguranti San Pietro e San Girolamo a sinistra, San Francesco e San Marco a destra, entrambe oggi conservate alla National Gallery di Londra, dove sono approdate nel corso dell’Ottocento dal mercato antiquario.

Il trittico, in origine dotato certamente di una cornice in legno dorato, era nella chiesa di San Moisè a Venezia dove viene ancora registrato poco dopo la metà del Seicento, a da lì fu rimosso e smembrato probabilmente all'epoca della ristrutturazione della chiesa nel 1682.

Sulla base di indizi storici e iconografici si può ipotizzare che a commissionare il polittico sia stato Marco Dandolo, esponente di una nobile famiglia veneziana legata alla chiesa di San Moisè fin dalla sua fondazione, che nel suo testamento del 1443 dispone di essere sepolto nella cappella dedicata alla Beata Vergine Maria, in via di costruzione.

Il nobiluomo si rivolse alla bottega che in quegli anni godeva di crescente successo per la committenza religiosa, quella del muranese Antonio Vivarini e del cognato Giovanni d’Alemagna, pittore originario di Ulma nella Germania meridionale e già da tempo residente a Padova. Nella Venezia di metà Quattrocento lo stile delicato e prezioso dei due soci, di cui la Madonna di San Tomaso è perfetta espressione, segna il trapasso dalla pittura tardogotica a quella rinascimentale.

L'opera è esposta al Museo nel Salone dei Vescovi.

Antonio Vivarini <br />
e Giovanni d'Alemagna, <br />
<em>M</em><em>adonna in trono <br />
con Ges&ugrave; Bambino</em>, <br />
attorno al 1443<br />
Padova, dalla Chiesa di <br />
San Tomaso Becket

Antonio Vivarini
e Giovanni d'Alemagna,
Madonna in trono
con Gesù Bambino
,
attorno al 1443
Padova, dalla Chiesa di
San Tomaso Becket