Al museo un mondo da scoprire

Al museo un mondo da scoprire

Adorazione dei Magi

Bottega di Francesco di Simone da Santacroce (?)

Il dipinto su tavola, di piccolo formato, era destinato probabilmente alla devozione personale all’interno di un’abitazione privata.

Si tratta di una variante dell’Adorazione dei Magi dipinta da Andrea Mantegna (1431-1506), oggi conservata al J. Paul Getty Museum a Los Angeles, che si data agli anni Novanta del Quattrocento. Ne esistono anche altre versioni e copie, che in modo diverso si discostano dall’originale pur rimanendo fedeli all’iniziale idea compositiva. Nel caso dell’Adorazione di Torreglia, il pittore ha eliminato la figura di San Giuseppe sulla sinistra, sostituendola con un tralcio di vite legato a un supporto in legno. Manca inoltre la coppa in porcellana cinese contenente monete, che nel dipinto di Mantegna è offerta dal personaggio in primo piano, e che qui potrebbe essere andata perduta con la sostituzione e la ridipintura dell’asse inferiore della tavola, avvenuta in epoca imprecisata, come ha evidenziato il recente restauro (2006).

Lo stile, che addolcisce le forme attraverso la stesura morbida del colore e allenta la concentrazione espressiva dell'originale mantegnesco, riconduce il dipinto a una bottega veneziana vicina a quella di Giovanni Bellini, come la bottega di Francesco di Simone da Santacroce, pittore di origine bergamasca del quale si conoscono almeno due versioni dell’Adorazione di Mantegna, l’una al Museo di Castelvecchio a Verona e l’altra, firmata, già al Kaiser Friedrich Museum (purtroppo distrutta nel 1945).

L’opera fu donata insieme ad altri dipinti alla parrocchia di Torreglia dall’abate Jacopo Facciolati (1682-1769), che di Torreglia era originario. Sacerdote, latinista e grecista, professore presso il Seminario fondato a Padova dal vescovo Gregorio Barbarigo, Facciolati era noto tra gli eruditi a lui contemporanei anche per aver raccolto una collezione di dipinti nella quale, secondo lo spirito illuminista del tempo, era in qualche modo rappresentata la storia della pittura. L’abate lasciò al Seminario parte della sua quadreria, insieme alle sei straordinarie librerie intagliate provenienti dalla casa veneziana dei Tiepolo, tuttora parte dell’arredo della Biblioteca del Seminario.

 L'opera è esposta al Museo nel Salone dei Vescovi.

Bottega veneziana, <em>Adorazione dei Magi</em>, inizi del XVI secolo<br />
Padova, Museo Diocesano (dalla chiesa di San Sabino a Torreglia)

Bottega veneziana, Adorazione dei Magi, inizi del XVI secolo
Padova, Museo Diocesano (dalla chiesa di San Sabino a Torreglia)